La psicoterapia individuale

Un numero sempre maggiore di persone riconosce di avere bisogno di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale. Ammettere di vivere un disagio e decidere di rivolgersi a un professionista è sicuramente il primo passo verso un cammino di maggiore benessere psicologico. Ma scegliere il terapeuta adatto non è affatto semplice. Occorre non avere fretta e lasciarsi guidare non solo dall’istinto, ma anche da dati oggettivi, come quelli che troviamo nel curriculum della persona che vorremmo contattare. La formazione non è solo quella accademica, ma anche quella permanente, fatta di esperienza con i pazienti e di continui aggiornamenti. Per questi motivi, chi cerca una psicoterapeuta a Formigine può rivolgersi alla Dottoressa Federica Rossi, psicologo Formigine, che lavora da molti anni con singoli adulti, coppie, minori e bambini.

Approccio terapeutico

Questo tipo di orientamento colloca la sofferenza soggettiva sempre all’interno di un sistema, di un ambiente. Tiene in grande considerazione il complesso e articolato mondo delle relazioni e degli affetti individuali, dando il giusto peso alla famiglia e alle altre persone care che hanno influito o influiscono sulla vita di ognuno. Si tratta di figure importanti che possono rivelarsi buone risorse per superare un disagio o aumentare il proprio benessere psicologico. Partendo da questa base, con il tempo la Dottoressa ha sentito l’esigenza di arricchire ulteriormente il proprio metodo terapetico aggiungendo altri contributi. Innanzitutto attraverso il cosiddetto EMDR, che che sta per “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” e consiste nella rielaborazione di ricordi traumatici attraverso i movimenti oculari. Questa tecnica si rivela particolarmente adatta per superare le esperienze molto stressanti o disturbanti e risulta molto efficace per migliorare molti tipi di prestazioni, soprattutto in ambito di carriera lavorativa o di sport praticato a livello agonistico. L’obiettivo è quello di accompagnare la persona a liberarsi dello stato di disagio con un conseguente maggiore adattamento alle richieste dell’ambiente nel quale vive e opera.

Il contributo della Mindfulness

Da ultimo, anche l’apporto della Mindfulness, che obbliga a lavorare sulla consapevolezza delle proprie sensazioni e dei propri stati emotivi, non smette di moltiplicare le possibilità di sostenere i pazienti. Non solo, la cosa forse più interessanre di questa tecnica sta nel fatto che essa non può essere veramente conosciuta e proposta se non viene praticata personalmente da chi la studia e la applica. Ciò significa quindi mettersi in gioco in prima persona, rientrare in se stessi per aumentare la propria presenza nel momento presente, indagando il proprio vissuto interiore (sensazioni, emozioni e pensieri) con l’obiettivo di raggiungere una maggiore accettazione di sé e guarire la propria sofferenza interiore.